dall'8 al 18 marzo
VACUO
di e con Elisa Sbaragli

VACUO
Registrazione della diretta streaming dell'8.11.2020 fatta dal Teatro della Contraddizione
di e con Elisa Sbaragli
musiche di Elia Anelli
disegno luci Simone Baselli
produzione di DANCEME (PERYPEZYE URBANE) con il sostegno del MiBact
Streaming In Controdanza 00 ideato e realizzato da Teatro della Contraddizione e MOWlab
regia streaming Fabio Brusadin
supervisione Marco Maria Linzi, Maria Carpaneto
immagini di Marco Maccaferri, Stefano Slocovich, Luca Vignali
materiale tecnico fornito da Areafilm Varese di Lorenzo Fare’ e Pietro Bianchi e Jumpcutmedia Milano di Massimo Stati
luci Micaela Brignone
allestimento Sabrina Faroldi e Fabio Brusadin
Vacuo è un’interrogazione sul concetto di vuoto e di pieno e sulla dicotomia silenzio/rumore. E' un percorso che il corpo compie alla scoperta di tutto ciò che è invisibile agli occhi, da rendere visibile e tangibile. In Vacuo si scopre il pieno; si esplora un silenzio che nasce dalla necessità dell’attesa nella quale il corpo si posa per contemplare lo spazio circostante. La respirazione è il primo anello con cui è costruita la catena di relazioni, nonché lo strumento di cui si serve Vacuo per dipanare il suo filo. Il respiro delinea il corpo nelle sue forme essenziali, lo traccia nel vuoto, lo anima, lo muove fino a condurlo nello spazio circostante, conduce il susseguirsi delle relazioni e degli scambi con i piani dello spazio e diventa lentamente azione, richiesta. Il respiro si trasforma progressivamente in una voce ancestrale. Vacuo narra di un vuoto denso di tutte le possibilità dell'universo.